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EX-VOTO ANIMAE
Affrontare i propri sentimenti, scavare dentro se stessi e dialogare con le proprie ombre.
Attraverso una serie di ritratti posati, un gruppo di donne ha messo a nudo le proprie fragilità al pari dei loro corpi. Orgoglio, velleità, l’inesorabile scorrere del tempo, violenza, disturbi, cicatrici fisiche e dell’anima. Oltre ad essere impresso quello che in taluni casi tutti possono già vedere, in questi scatti viene rappresentato anche tutto ciò che non si vede, ma che negli anni ha dato forma a questi corpi, a queste donne.
Mettersi a nudo davanti alla macchina fotografica diventa un’esperienza complementare a quella già provata affrontando, esponendo e lavorando alle proprie fragilità. Il pudore per la rappresentazione del proprio corpo nudo diventa quindi superflua, mentre l’essere ritratti in fotografia diventa un modo per fissare un passaggio fondamentale nel personale percorso di consapevolezza.
L’esperienza fotografica alla quale queste donne hanno deciso di partecipare è un dialogo a cuore aperto, un dialogo nel quale il fotografo si è messo in ascolto e ha lasciato che i pensieri e le emozioni fluissero libere ora dopo ora. Il risultato è una rappresentazione che va al di là della semplice estetica dello scatto. Alla fine dell’esperienza la foto diviene simbolo ed icona di un sentimento vissuto, combattuto, abbracciato, vinto. Un ex-voto dell’anima.